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automobili

Jeep Wrangler con motore diesel: panoramica sui modelli

Gennaio 2011: la Jeep presenta la nuova gamma Wrangler e Wrangler Unlimited, proponendo 3 versioni, ovvero Sport, Rubicon e Sahara... ma vediamo questa nuova gamma più in dettaglio...

L'equipaggiamento motoristico della gamma

Tutte le versioni, ovvero la versione base Sport, la versione Sahara, e la versione Rubicon, sono dotate di motore Jeep turbodiesel da 2.800 cc common-rail, un Euro 5 con potenza di ben 200 CV, al quale può essere abbinato il cambio a 6 marce manuale, o il cambio a 5 marce automatico; quest'ultimo è dotato del sistema Electronic Range Select, tramite il quale si può scegliere se usare il modo sequenziale, o quello totalmente automatico. Questo motore Jeep diesel è dotato anche del sistema Stop/Start, che viene abbinato solo al cambio a 6 marce. La versione con allestimento Rubicon è l'unica che è disponibile anche con motore a benzina V6 da 3.800 cc, con cambio automatico a 4 marce.

Panoramica e differenze tra le versioni

La Rubicon è senz'altro la versione più aggressiva e con caratteristiche da fuoristrada più accentuate, infatti questa Jeep è dotata di ASBS (sistema di disinserimento elettronico della barra stabilizzatrice), di Rock-Trac (sistema di trazione integrale), di differenziali con bloccaggi Tru-Lock,e le sospensioni Dana 44. Gli interni del Rubicon sono dotati di tante comodità e utilità, come il sensore crepuscolare, il climatizzatore, i retrovisori riscaldati, il volante in pelle, il sistema audio/video UConnect (CD, DVD, WMA, MP3, radio, porta USB), il caricatore CD, e l'impianto HI-FI a 6 vie da 368 W.

La versione Sahara ha caratteristiche più da SUV, per una guida molto piacevole e confortevole, una delle sue caratteristiche principali sono infatti i sedili in pelle nera di serie, con quelli anteriori dotati tra l'altro di riscaldamento. Di serie la Sahara ha anche i cerchi in lega a 18'', mentre gli interni sono dotati di sistema audio/video UConnect (CD, DVD, WMA, MP3, radio, porta USB, di caricatore CD, e di impianto HI-FI a 6 vie da 368 W. Per questa versione, è anche possibile richiedere come optional il Dual Top, che permette di configurare gli interni in tinta o in nero, Hard Top, o con i ripiegabili Sunrider Soft Top. Il listino prezzi Jeep indica per questa gamma, prezzi che vanno da un minimo di 31.000 € ad un massimo di 37.500 €.

Heck eines Jeep Wrangler Unlimited | Source | Date 2007-03-18 | AuthorFront eines Jeep Wrangler Unlimited | Source | Date 2007-03-18 | Autho

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Fiat Tipo: storia dell'auto

La Fiat Tipo, è stata presentata per la prima volta nel 1988; fu creata dalla casa torinese per sostituire la Fiat Ritmo, e fu prodotta per 7 anni fino al 1995... ma ripercorriamo la storia della Fiat Tipo, che è stata anche “Auto dell'anno 1989”...

La prima serie

Prima serie 1988/1993: il primo modello, fu presentato con 5 motorizzazioni diverse, 3 a benzina e 2 diesel; i motori a benzina disponili, erano il 1.1, il 1.4 ed il 1.6, mentre i motori diesel, erano il 1.7 ed il 1.9 Turbo, quest'ultima fu denominata T.ds. La Tipo 1.9 T.ds, inizialmente fu l'unica versione della gamma, che a richiesta poteva montare il paraurti anteriore con design sportivo, i fendinebbia ed il sistema ABS.

Nel 1989, si aggiunse alla gamma, una versione ad iniezione elettronica-multipoint, denominata 1.8 i.e., che grazie alle sue 4 valvole per cilindro e al doppio albero a camme in testa, poteva disporre di ben 136 CV di potenza; lo stesso motore, equipaggiò poi la sportiva Tipo i.e. 16v, e la Tipo T.ds X.

L'anno successivo, nel 1990, fu prodotta anche una versione a 8 valvole del motore 1.8 i.e. e del motore 2.0 i.e.

Nel 1990, furono aggiunte anche le versioni: Selecta (1.4/1.6 cc), Diesel DGT (1.9 cc), Granturismo (1.8/2.0 cc); inoltre fu anche aggiunta una versione con strumentazione analogica, ovvero la Tipo AGT.

“Duemilasedici” e "Sedici valvole", erano i nomi con cui veniva chiamata la Tipo 2.0 i.e. 16 v, che debuttò nel 1991, e che esteticamente si differenziava dagli altri modelli, dal volante più sportivo e dai cerchi in lega. Nello stesso anno, la Fiat decise di aggiungere ulteriori versioni, che furono la S, la SX e la GT.

La seconda serie

Seconda serie 1993/1995: nel 1993, la Fiat avviò la produzione della seconda serie, che fu completamente aggiornata dal punto di vista motoristico, per via anche della normativa “Euro 1” antinquinamento.

Altre importanti modifiche, furono apportate agli interni, con un nuovo design della plancia e con i pannelli delle porte completamente cambiati, mentre esteriormente furono cambiati i fari, più arrotondati, e la calandra, con l'aggiunta di una presa d'aria.

Miglioramenti, furono apportati anche dal punto di vista della sicurezza; adottando barre anti intrusione più solide nelle porte, rinforzando la “cellula” dell'abitacolo, aggiungendo “schiumatura antiurto” nella plancia, e aggiungendo anche airbag e ABS.

Un altro importante cambiamento della “seconda serie”, fu l'inserimento della versione a 3 porte, che aveva una linea un po' più sportiva, e che inoltre, aveva in più gli alza-cristalli elettrici.

Fiat Tipo

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Fiat Uno Turbo, storia dell'auto

Nel 1985, la Fiat presenta la Uno Turbo i.e., la prima turbo della gloriosa gamma “Uno”, con la quale si aprì una gloriosa “parentesi” durata 5 anni... ma vediamola, la storia della Uno Turbo.

Il primo modello del 1985

Il primo modello turbo della gamma “Uno”, fu la Uno Turbo i.e. (iniezione elettronica) del 1985, che disponeva di un brillante motore da 1301 cc, con 105 CV di potenza, e di un cambio a 5 rapporti derivante da quello usato per la Fiat Ritmo. Questa piccola Uno Turbo, vantava prestazioni non indifferenti, infatti poteva raggiungere i 200 Km/h ed arrivare da 0 a 100 Km/h in soli 8,1 s.

Esteriormente la Uno Turbo, non si differenziava molto dagli altri modelli della gamma, ma si distingueva solo da qualche particolare più sportivo, ovvero lo spoiler posteriore sul portellone, i fendinebbia, le ruote in lega, e le plastiche nere di rifinitura nei passa-ruota.

La differenza degli interni invece, consisteva nell'uso del vivace abbinamento di colori rosso/nero nella tappezzeria, e nei sedili con design più sportivo, mentre il cruscotto era in pratica lo stesso della Uno SX leggermente modificato. Un'altra piccola differenza, con gli altri modelli, stava nella collocazione dei pulsanti dei vetri elettrici, che erano sui braccioli anziché nella plancia.

I modelli che seguirono

Nel 1986, venne presentata al Salone di Torino la Uno Turbo D; questa versione turbodiesel, disponeva di un motore da 1367 cc, con potenza di 70 CV, derivante dal motore della Fiat Ritmo1900. Esteriormente la Uno Turbo D, si riconosceva dal singolare paraurti anteriore, con fendinebbia e presa d'aria, dallo scarico cromato, e dalla scritta "Turbo D" ai lati della carrozzeria. Gli interni, erano simili alla versione turbo a benzina, tranne che per i sedili, la strumentazione e la plancia centrale. La Uno Turbo D, poteva arrivare ad una velocità massima di 165 Km/h, con accelerazione da 0 a 100 Km/h in soli 12,4 s.

Nel biennio 1988/1989, la Uno Turbo i.e. cambiò motore, equipaggiando il 1400 Turbo Multipoint, inoltre, uscì anche in versione Turbo Antiskid, con sistema antibloccaggio della frenata. Con una potenza di 118 CV, poteva raggiungere i 205 Km/h ed arrivare da 0 a 100 Km/h in soli 8,3 s.

L'ultima versione turbo della gamma, fu quella del 1990, ovvero la variante Uno Turbo i.e. Racing.

Uno PowerUno Power

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Duetto Spider Alfa Romeo, storia e caratteristiche

Una delle auto più famose, che hanno fatto la storia della casa automobilistica Alfa Romeo, è senza dubbio l'Alfa Romeo Spider, conosciuta in tutto il mondo anche col nome di “Duetto”... ma vediamo la storia di quest'auto, che inizia dall'anno 1961.

Il primo prototipo, ed il nuovo nome "Duetto"

Il primo disegno di questa spider, fu una creazione di Pininfarina, ed il risultato fu una “barchetta” a 2 posti derivante dalla Giulietta SS 1300.

Nel 1961, Pininfarina mostrò il suo prototipo al salone di Ginevra, ma nonostante i consensi del pubblico e della stampa, l'Alfa Romeo preferì non rischiare il lancio sul mercato, ritenendola a suo parere troppo innovativa, e puntò quindi su i modelli Giulia Spider e Giulia GTC.

La scelta non fu molto felice, e i due modelli della Giulia risultarono prodotti deludenti, e così finalmente l'Alfa Romeo decise di iniziare a produrre la nuova Spider, la quale con 28 anni di produzione, detiene ancora il record dell'azienda.

Prima di iniziare la produzione, l'Alfa Romeo, decise di trovare un nome a questa “1600 Spider” tramite un concorso, dal quale ne uscì vincitore il signor Guidobaldo Trionfi, un bresciano che propose il nome “Duetto”.

Le 4 serie della Duetto

1ª serie - "Osso di seppia”: le auto della prima serie, furono chiamate così per via della forma affusolata del frontale e della coda, che ricordavano proprio l'osso di seppia. Nel 1966, fu presentata negli USA, ottenendo notevole interesse, tanto che l'auto fu usata anche nel famoso film “Il laureato”. Nel 1968, oltre alla versione 1600, venne messa sul mercato anche la versione definita “spider veloce”, con motore 1750.

2ª serie - "Coda tronca": questa serie, che debuttò nel 1969, aveva come caratteristica il nuovo design a coda corta, “tronca”, i nuovi modelli, avevano infatti una lunghezza di 4,12 m, contro i 4,25 m dei precedenti. Inoltre, vennero apportate modifiche anche ai paraurti, in acciaio inox e gomma, e al cruscotto, con 2 settori anziché 1 della prima serie. Furono poi prodotte in seguito, anche la “Spider Veloce 2000”, e la serie “America” per la vendita oltre-oceano, con alcune differenze motoristiche.

3ª serie - "Aerodinamica": la terza serie nacque nel 1983, la quale presentava importanti modifiche telaistiche ed aerodinamiche. La modifica più evidente, fu l'aggiunta di uno spoiler sintetico nero sulla coda, il quale dava vantaggi aerodinamici. Altre modifiche importanti, furono i paraurti avvolgenti e i grandi specchietti laterali, inoltre dal 1986, venne prodotta la serie “Quadrifoglio verde” di cilindrata 2000.

4ª serie: l'ultima serie fu prodotta dal 1990 al 1993, e con questo modello ci fu un ritorno alle origini con l'eliminazione dello spoiler, ma anche con l'innovazione dei paraurti verniciati.

Le versioni disponibili erano: 1600 a carburatori; 2000 a iniezione elettronica.

Old Car - Alfaromeo DuettoAlfa Romeo Duetto 1967, Cockpit | Source Transferred from http://de.

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